Folk Tale

Le ossa del moro

AuthorItalo Calvino
Book TitleFiabe italiane
Publication Date1956
ATU992
LanguageItalian
OriginItaly

Un Re vedovo con un figlio si risposò e poi morì. Il figlio restò con la matrigna, che non se ne curava né poco né tanto, perché voleva bene a un moro e non vedeva che per i suoi occhi. Il figlio del Re, fedele alla memoria di suo padre, prese a odiare il moro. Andò a caccia con lui, l'uccise, e lo sotterrò in mezzo al bosco.

La Regina, non vedendo più il moro, disperata, andò a cercarlo col cane. Quando il cane passò in quel punto del bosco, sentì l'odore del moro seppellito e si mise ad abbaiare e a scavare. Scavò scavò, e sotto la terra apparve il corpo del moro. La Regina finì di dissotterrare il cadavere, e gli tolse il cranio, le ossa delle gambe e le ossa delle braccia. Col cranio fece fare una tazza coperta d'oro e di pietre preziose, con le ossa delle gambe una sedia, e con le ossa delle braccia la cornice d'uno specchio.

Poi, per vendicarsi del figlio, gli disse: - Tu hai ucciso il moro e io ti condanno a morte. Ti darò la grazia solo se entro tre mesi mi spiegherai cosa vuol dire questo indovinello: Moro bevo, moro siedo, / Alzo gli occhi e moro vedo.

Il giovane se n'andò per il mondo per trovare la risposta; domandava a tutti quelli che incontrava, ma nessuno sapeva sciogliere l'indovinello. Mancava un giorno allo scadere del termine e il figlio del Re si fermò in un pagliaio. In quel pagliaio ci abitava una famiglia: padre, madre e una figliola. Chiese qualcosa da mangiare e il padre e la madre dissero: - Non abbiamo nulla, siamo così poveri che viviamo in un pagliaio.

- Abbiamo solo una gallina, - disse la figlia. - Tiriamole il collo e diamola da mangiare all'ospite.

Al padre e alla madre dispiaceva uccidere quell'unica loro gallina, ma la figlia disse: - Tiriamole il collo: questo è certo il figlio d'un Re!

Cucinò la gallina e la servì in tavola e invitò il figlio del Re a fare le parti. Il figlio del Re diede le cosce al padre, il petto alla madre, le ali alla figlia e per sé prese la testa.

La notte fu messo a dormire nella paglia del pagliaio. Da una parte dormivano lui e il padre, dall'altra la madre e la figlia. Nella notte si svegliò, e sentì la figlia che diceva alla madre: - Hai visto come ha fatto le parti della gallina, quel figlio di Re? Ha dato le cosce a papà perché lui va avanti e indietro per portarci da mangiare. A voi ha dato il petto perché voi siete la madre e m'avete portato al petto bambina. Le ali le ha date a me, perché io sono bella come un angelo del paradiso. E lui s'è mangiata la testa perché dev'essere lui il capo dei suoi sudditi.

Sentendo ciò, il figlio del Re pensò: "Questa sì che può capire l'indovinello di mia madre". E appena fu mattino, glielo chiese.

- È semplice, - rispose la giovane: - Moro bevo è la tazza in cui la Regina beve. Moro siedo è la sua sedia, Alzo gli occhi e moro vedo è lo specchio.

Il giovane le lasciò una borsa di monete d'oro e le promise che sarebbe tornato a prenderla e l'avrebbe sposata. Giunse dalla matrigna e invece di dirle la risposta, disse: - Non ho trovato la soluzione, sono pronto a morire.

La matrigna fece rizzare subito la forca.

Tutto il popolo si radunò in piazza attorno al giovane che aveva già il laccio al collo, e gridavano: - Grazia! Grazia!

- Per avere la grazia, - rispose la Regina, - deve spiegare l'indovinello.

- Allora, per l'ultima volta, - disse il giudice al figlio del Re, - puoi spiegare cosa vuol dire: Moro bevo?

Allora soltanto il giovane disse: - Sì, vuol dire che la Regina s'è fatta una tazza del cranio del moro. Il giudice fece portare la tazza, e davvero, sotto l'oro e le gemme, c'era il cranio del moro.

- E Moro siedo, cosa vuol dire? - chiese il giudice.

- Vuol dire che la sedia dove la Regina siede è fatta con le ossa del moro.

Fu tolta la sedia alla Regina e si vide che poggiava sulle ossa delle gambe del moro. - E Alzo gli occhi e moro vedo?

- Vuol dire che lo specchio della Regina è circondato dalle braccia del moro.

E il giudice andò a vedere anche la cornice dello specchio.

Il figlio del Re disse allora: - E tutto l'indovinello insieme vuol dire che sulla forca deve morire la Regina, traditrice della memoria di mio padre col moro vivo e col moro morto.

E il giudice decretò la condanna della Regina.

Il figlio del Re tornò al pagliaio e prese in sposa la saggia ragazza.


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