Folk Tale

Cricche, Crocche e Manico d'Uncino

AuthorItalo Calvino
Book TitleFiabe italiane
Publication Date1956
ATU1525
LanguageItalian
OriginItaly

Una volta c'erano tre mariuoli: Cricche, Crocche e Manico d'Uncino. Fecero una scommessa per vedere chi era il mariuolo più fino. Si misero in cammino; Cricche andava avanti e vide una gazza che covava nel suo nido in cima a un albero. Disse: - Volete vedere che tolgo le uova di sotto a quella gazza senza che se ne accorga?

- Sì. Facci vedere!

Cricche salì sull'albero per rubare le uova, e mentre le stava rubando, Crocche gli tagliava i tacchi da sotto le scarpe e se li nascondeva nel cappello. Ma prima che si fosse rimesso il cappello in testa Manico d'Uncino glieli aveva già rubati. Cricche scese dall'albero e disse: - Il mariuolo più fino sono io, perché ho rubato le uova di sotto alla gazza.

E Crocche: - Il più fino sono io, perché t'ho tagliato le suole di sotto le scarpe senza che te ne sei accorto -. E si tolse il cappello per mostrargli i tacchi, ma non ce li trovò.

Allora Manico d'Uncino fece: - Il più fino sono io, perché ti ho rubato i tacchi dal cappello. E visto che sono il più fino, mi voglio dividere da voi, perché ci rimetto.

Se ne andò per conto suo, e mise da parte tanta roba che diventò ricco. Cambiò città, si sposò e aperse bottega da pizzicagnolo. Gli altri due andando in giro a rubare, arrivarono a questa città e videro la bottega. Si dissero: - Andiamo dentro, chissà che non ci sia da far qualcosa!

Entrarono, e c'era solo la moglie. - Bella signora, ci dà qualcosa da mangiare?

- Che volete?

- Una fetta di caciocavallo.

Mentre lei tagliava il caciocavallo, i due si guardavano intorno per vedere cosa c'era da aggranfare.

Videro appeso un maiale squartato, e si fecero segno che a notte se lo sarebbero venuti a prendere. La moglie di Manico d'Uncino s'accorse dei loro segni, ma stette zitta e quando venne il marito gli raccontò tutto. Il marito, dal gran mariuolo che era, capì subito. - Questi saranno Cricche e Crocche che si vogliono rubare il maiale. Va bene! Ora ci penso io! - Prese il maiale e lo mise nel forno. La sera andò a dormire. Quando fu notte, Cricche e Crocche vennero per rubare il maiale, lo cercarono da tutte le parti e non lo trovarono. Crocche allora cosa pensò? Zitto zitto s'avvicinò al letto, dalla parte dov'era coricata la moglie di Manico d'Uncino e disse: - Di', non trovo più il maiale. Dove l'hai messo?

La moglie credette fosse il marito, e gli rispose: - E dormi! Non ti ricordi che l'hai messo nel forno? - e si riaddormentò.

I due mariuoli andarono al forno, presero il maiale e uscirono. Prima uscì Crocche, poi Cricche col maiale in spalla. Passando per l'orto del pizzicagnolo, vide che c'era dell'erba da minestra; raggiunse Crocche e gli disse: - Torna nell'orto di Manico d'Uncino e raccogli un po' di minestra, così la cuociamo insieme a una coscia di porco quando siamo a casa.

Crocche tornò all'orto e Cricche andò avanti.

Intanto Manico d'Uncino si svegliò, andò a vedere nel forno e non trovò il porco, guardò nell'orto e vide Crocche che coglieva minestra. "Ora gliela faccio io!", pensò. Prese un bel fascio d'erba da minestra che aveva in casa, e uscì di corsa, senza farsi vedere da Crocche.

Raggiunse Cricche che andava curvo con il maiale in spalla, gli andò vicino e gli fece segno che voleva il maiale. Cricche si credette che fosse Crocche che tornava con la minestra, prese il fascio che gli porgeva, e gli passò il maiale. Quand'ebbe il maiale sulle spalle, Manico d'Uncino si voltò e tornò di corsa a casa.

Dopo un po', Crocche raggiunse Cricche con l'erba in mano, e gli disse: - E il maiale dove l'hai messo?

- L'hai tu!

- Io? Io non ho niente!

- Ma se poco fa mi hai dato il cambio a portarlo!

- E quando? Tu mi hai mandato a far minestra!

Alla fine capirono che era stato Manico d'Uncino, e che era lui il mariuolo più fino di tutti.


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