Folk Tale

Sant'Antonio dà il fuoco agli uomini

TitleSant'Antonio dà il fuoco agli uomini
Book AuthorItalo Calvino
Chapter Nr.197
Language codeita
Origin (region)Logudoro

Una volta, al mondo, non c'era il fuoco. Gli uomini avevano freddo e andarono da Sant'Antonio che stava nel deserto a pregarlo che facesse qualcosa per loro, che con quel freddo non potevano più vivere. Sant'Antonio ne ebbe compassione e siccome il fuoco era all'Inferno, decise d'andare a prenderlo.

Sant'Antonio prima di fare il santo era stato porcaro, e un porchetto della sua mandria non l'aveva mai voluto abbandonare e lo seguiva sempre. Così Sant'Antonio, col suo porchetto e il suo bastone di ferula si presentò alla porta dell'Inferno e bussò. - Apritemi, che ho freddo e mi voglio riscaldare!

I diavoli, dalla porta, videro subito che quello non era un peccatore ma un santo e dissero: - No, no! T'abbiamo riconosciuto! Non t'apriamo!

- Apritemi! Ho freddo! - insisteva Sant'Antonio, e il porco grufolava contro la porta.

- Il porco sì che lo lasciamo entrare, ma te no! - dissero i diavoli, e aprirono uno spiraglio, tanto che entrasse il porco. Il porco di Sant'Antonio, appena fu nell'Inferno, cominciò a scorrazzare e grufolare per ogni dove, e metteva tutto in scompiglio. I diavoli dovevano corrergli dietro a raccogliere tizzoni, a raccattare pezzi di sughero, a rialzare tridenti che lui faceva cadere, a rimetter a posto forche e strumenti di tortura. Non ne potevano più, ma non riuscivano ad acchiappare il porco né a cacciarlo via.

Finirono per rivolgersi al Santo, che era rimasto fuori dalla porta: - Quel tuo porco maledetto ci mette tutto in disordine! Vienitelo a riprendere.

Sant'Antonio entrò nell'Inferno, toccò il porco col suo bastone e quello se ne stette subito quieto.

- Visto che ci sono, - disse Sant'Antonio, - mi siedo un momento a scaldarmi, - e si sedette su un sacco di sughero, proprio sul passaggio, stendendo le mani verso il fuoco.

Ogni tanto, davanti a lui passava un diavolo di corsa che andava a dire a Lucifero di qualche anima di questo mondo che lui aveva fatto cadere in peccato. E Sant'Antonio, col suo bastone di ferula, giù una legnata sulla schiena!

- Questi scherzi non ci piacciono, - dissero i diavoli. - Tieni giù quel bastone.

Sant'Antonio posò il bastone con la punta in terra inclinato accanto a sé, e il primo diavolo che passò di corsa gridando: - Lucifero! Un'anima sicura! - ci inciampò e picchiò la faccia in terra.

- Basta! Con questo bastone ci hai annoiato! - dissero i diavoli. - Ora te lo bruciamo -. Lo presero e ne ficcarono la punta nelle fiamme.

Il porco in quel momento ricominciò a buttar all'aria tutto: cataste di legna, uncini, torce. - Se volete che lo faccia star buono, - disse Sant'Antonio, - dovete ridarmi il bastone -. Glielo ridiedero e il porco stette subito buono.

Ma il bastone era di ferula, e il legno di ferula ha il midollo spugnoso, e se una scintilla o un carbonchio c'entra dentro, continua a bruciare di nascosto, senza che di fuori si veda. Così i diavoli non s'accorsero che Sant'Antonio aveva il fuoco nel bastone. E Sant'Antonio dopo aver predicato ai diavoli, col suo bastone e il suo porchetto se n'andò via, e i diavoli tirarono un sospiro di sollievo.

Appena fu fuori all'aria del mondo, Sant'Antonio alzò il bastone con la punta infuocata, e la girò intorno facendo volare le scintille, come dando la benedizione. E cantò: Fuoco, fuoco / Per ogni loco, / Per tutto il mondo / Fuoco giocondo!

Da quel momento, con gran contentezza degli uomini, ci fu il fuoco sulla terra. E Sant'Antonio tornò nel suo deserto a meditare.


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