Folk Tale

Il giocatore di biliardo

AuthorItalo Calvino
Book TitleFiabe italiane
Publication Date1956
ATU313
LanguageItalian
OriginItaly

C'era una volta un giovane che passava la giornata nei caffè, e sfidava tutti al biliardo. Un giorno, in un caffè, incontrò un signore forestiero: - Facciamo una partita al biliardo? - gli disse il giovane.

- Facciamola.

- Cosa ci giochiamo?

- Se vince, le do mia figlia in sposa, - disse il forestiero.

Fecero la partita e vinse il giovane.

Il forestiero disse: - Bene. Io sono il Re del Sole. Presto le scriverò -. E andò via.

Il giovane aspettava tutti i giorni dal postino una lettera del Re del Sole, ma questa lettera non arrivava mai. Allora si mise in viaggio. Ogni domenica si fermava in una città, aspettava che uscisse la gente dalla Messa, e domandava ai più vecchi se sapevano dove stava il Re del Sole. Nessuno ne sapeva niente, ma una volta trovò un vecchio che gli disse: - Che c'è, lo so di sicuro; ma dov'è, non saprei proprio dirlo.

Il giovane si mise in viaggio per un'altra settimana. E finalmente, in un'altra città, trovò un altro vecchio che usciva dalla Messa, che gli insegnò la strada per un'altra città ancora. Ci arrivò la domenica, e all'uscita dalla Messa domandò a un vecchio se sapeva dove stesse il Re del Sole. - Qua vicino, - disse il vecchio, - in fondo a questa via, là a destra, c'è il suo palazzo. Lo riconoscerà subito perché è un palazzo senza porta.

- E come si fa a entrare?

- Mah! Provi un po' ad andare in quel boschetto. In mezzo a quel boschetto c'è una vasca, e a mezzogiorno ci vengono le tre figlie del Re del Sole a fare il bagno.

Il giovane andò a nascondersi nel boschetto. A mezzogiorno in punto, arrivano le tre figlie del Re del Sole. Si svestono, si tuffano nella vasca e cominciano a nuotare. Il giovane, senza farsi accorgere, s'avvicinò ai vestiti della più bella, e glieli portò via.

Le tre ragazze vennero fuori dall'acqua e s'andarono subito a rivestire. Ma la più bella non trovava i suoi vestiti.

- Su, noi siamo già pronte, - le dissero le sorelle, - cosa fai?

- Non trovo più i miei vestiti! Aspettate!

- Cercali meglio. Noi dobbiamo andare via -. E la lasciarono lì. La ragazza si mise a piangere.

Saltò fuori il giovane. - Se lei mi porta da suo padre, le darò i suoi vestiti.

- Ma chi è lei?

- Io sono quello che ho vinto al biliardo e devo sposare la figlia del Re del Sole.

I due giovani si guardarono e s'innamorarono l'uno dell'altro. Disse la ragazza: - Devi sposare me.

Ma guarda che mio padre ti metterà una benda agli occhi e ti farà scegliere tra noi tre. Per riconoscermi devi toccare le nostre mani. Io ho un dito mozzo -. E lo fece entrare nel palazzo del Re del Sole.

- Sono qui per sposare sua figlia, - disse il giovane al Re del Sole.

- Bene, la sposerai domani, - disse il Re del Sole, - ora scegli quale vuoi delle tre -. E lo fece bendare. Entrò la prima. Lui le toccò le mani e disse: - Questa non mi piace.

Il Re gli mandò la seconda. Il giovane le toccò le mani e: - Anche questa non mi va.

Venne la terza. Il giovane s'assicurò che avesse il dito mozzo e disse: - Voglio sposare questa qui. Furono fatte le nozze e i due sposi ebbero una stanza per loro nel palazzo. A mezzanotte, la sposa gli disse: - Senti, bisogna proprio che ti dica che mio padre sta combinando di farti ammazzare.

- E noi scappiamo, - disse lui.

S'alzarono di buon'ora, presero ognuno un cavallo e scapparono. S'alzò anche il Re, andò nella stanza degli sposi e non li trovò più. Andò in scuderia e vide che gli mancavano i due cavalli più belli. Allora mandò una truppa di soldati di cavalleria a inseguire e arrestare i due sposi.

Mentre gli sposi galoppavano via, la figlia del Re del Sole sentì uno scalpitio dietro di loro, si voltò e vide avanzare la truppa di soldati. Si tolse il pettine dai capelli e lo conficcò per terra. Il pettine si trasformò in un bosco. E nel bosco c'erano un uomo e una donna che sradicavano ciocchi d'albero.

I soldati gli chiesero: - Avete visto passare la figlia del Re del Sole con suo marito?

E l'uomo e la donna risposero: - Noi siamo dietro a strappare i ciocchi; quand'è notte, andiamo a casa.

E i soldati: - Abbiamo detto se avete veduto passare la figlia del Re e suo marito!

E quei due: - Sì, quando ne abbiamo riempito un carretto, ce ne andiamo.

I soldati si stufarono e tornarono indietro. - Li avete trovati? - chiese il Re del Sole.

- Eravamo già lì per prenderli, - risposero loro, - quando tutt'a un tratto ci siamo trovati in un bosco, e c'era un uomo e una donna che rispondevano sempre all'incontrario.

- Dovevate arrestarli! Erano loro!

E i soldati tornarono all'inseguimento. Li avevano quasi raggiunti, quando la figlia del Re del Sole conficcò di nuovo il pettine in terra, e il pettine si trasformò in un orto, e c'erano un uomo e una donna che raccoglievano cicoria e ravanelli. I soldati domandarono: - Avete visto passare la figlia del Re con suo marito?

- I ravanelli un soldo al mazzo, e la cicoria un mezzosoldo.

I soldati tornarono a domandare, e quei due tornarono a parlare di ravanelli e di cicoria. E la truppa tornò indietro.

- Eravamo proprio vicini, - dissero al Re, - quando ci siamo trovati in un orto, con un uomo e una donna che rispondevano sempre all'incontrario.

- Dovevate arrestarli! Erano loro!

I soldati, galoppa e galoppa, erano di nuovo alle calcagna dei due sposi, quando la ragazza mise di nuovo in terra il pettine e loro si videro davanti una chiesa, con due sagrestani che suonavano le campane. E i soldati domandarono a loro se avevano visto la figlia del Re del Sole.

E i sagrestani: - Ora suoniamo la seconda, poi la terza, e poi viene la Messa. E i soldati si stufarono.

- Dovevate arrestarli! Erano loro! - gridò il Re del Sole, poi si stufò anche lui.


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