Folk Tale

Il padrone e il servo

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Su meri e su serbidori

AuthorFrancesco Mango
LanguageSardinian
LanguageItalian
OriginItaly

Una volta c’era un prete che cercava un servo. Un giorno ne viene uno; pattuì, e gli aveva detto che doveva fare il pranzo, che gli doveva mettere le calzette e gli stivali; allora gli mostrò le scarpette, e gli disse: – «Come si chiamano queste?» – «Le scarpette», rispose il servo. Prende il padrone e gli dà uno schiaffo; «no, no, si dice così: is trippiddis trappiddis». Allora gli mostrò le calze, e gli aveva domandato: – «Come si chiamano?» – «Le calze», rispose il servo. E gli dà un altro schiaffo; «si dicono: is lunghièras». Allora gli mostrò la dispensa, e gli domandò come si diceva; e il servo aveva risposto: – «La dispensa si dice». E il padrone gli dà un altro schiaffo. «Stupido che sei, si chiama s’abbundanza». Prende e gli mostra il gatto: «E questo come si chiama?» – «Il gatto, padrone». «Imbecille che sei», e gli dà uno schiaffo, «questo si chiama il gatto Raffu». Dopo gli mostra il danaro, e gli aveva domandato come si chiamava. «Il danaro», rispose il servo. «No, non si dice così», e gli dà uno schiaffo, «si dice il denarone». Al servo conveniva, e c’era rimasto due anni. Dopo questo tempo se n’era annoiato, vedendo che continuava a mal trattarlo. Una sera aveva pigliato un pezzo di carta, l’attacca alla coda del gatto, quando il padrone dormiva, mette fuoco alla carta, e fa entrare il gatto nella dispensa; essendoci olio e tante altre cose, si cominciò a pigliare fuoco. Esso si pigliò il danaro, e ha svegliato il padrone, lo chiama: – «Padrone, padrone, il gatto Raffu si sta bruciando; entra nell’abbondanza, e l’abbondanza sta pigliando fuoco, ed io me ne sono fuggendo con il denarone». Il padrone non sapendo che cosa gli diceva, lo chiama prima di andarsene, e gli domandò come si chiamava. Il servo rispose: – «Mi chiamo Maimiavetevistocosì». Il padrone che fa? si mette la sottana, ed esce. Scappa a correre per raggiungere il servo, e siccome c’era una fogna aperta, c’è caduto. Incomincia a gridare, finalmente passò della gente, e lo levarono; e il prete scappa di nuovo a correre, e dice: «Avete visto Maimiavetevistocosì?» E la gente gli diceva: – «No, no, mai l’abbiamo visto così». È rimasto tutta la notte, finché non si fece giorno, girando per le strade, e dicendo: Maimiavetevistocosì? Quando tornò a casa, trovò tutto bruciato; che ha fatto per disperazione? si è gettato nella cisterna.


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