Folk Tale

La ragazza golosa

Translated From

Sa picciocca gulosa

AuthorFrancesco Mango
LanguageSardinian
LanguageItalian
OriginItaly

Una volta c’era un signore. Era marito, moglie e una figlia. Questa ragazza l’avevano abituata a mangiare pasta reale, e non mangiava nient’altro. Ecco che muore il padre, e la madre le disse: – «Figlia mia, ora ti abituerai a mangiare pane, carne e tutto come mangio io». – «No, no, io voglio pasta reale e nessun’altra cosa». A poco poco la madre aveva venduto tutto per comprare la pasta reale alla figlia. Finalmente la madre visto che non aveva più niente, se n’è andata a un’altra città con la figlia, e là incominciò a comprare ogni giorno la pasta reale, e fece molti debiti. Finalmente sono rimaste tre giorni senza mangiare niente. Ecco che si presenta un gran signore ricco in casa loro, e le disse che era venuto per domandar la figlia. La madre gli disse che era molto contenta, e che accettava la domanda con piacere, ma che era obbligata a fargli conoscere che la figlia teneva il difetto di non mangiare altro che pasta reale. «Per questo non fa niente, io sono abbastanza ricco, e le darò ogni giorno pasta reale». Sposano, e la porta al palazzo suo; ci aveva cameriera, cuoco, e tanta servitù. Alla madre diede il primo piano, con questo però che non salisse a visitare la figlia senza il suo permesso. L’indomani fa un bel pranzo esso, c’erano delle galline, piccioni e pesce, ma essa non ha mangiato niente altro che pasta reale. L’indomani si fa un bel pranzo, ma pasta reale no, e dice a lei: – «Vedi com’è bella questa minestra, saggiane». – «No, no», diceva essa. Portano la gallina. «Provane, sai che bella è?» – «No, no». E così rimase tre giorni senza mangiare niente. Al quarto giorno il marito la prega di nuovo di saggiare la minestra che è molto buona. Basta; tanto fece che la provò, e la trovò buona, e allora aveva imparato a poco a poco a mangiare di tutto. Un giorno invita la madre a pranzo; siedono alla tavola, quando vede che la figlia mangiava minestra, carne, pollo e tutto quel che mangiavano gli altri. Esso disse alla madre: – «La madre non ha potuto riuscire a farle lasciare il vizio della pasta reale, ma io ci sono riuscito».


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