Folk Tale

La scommessa a chi primo s'arrabbia

AuthorItalo Calvino
Book TitleFiabe italiane
Publication Date1956
ATU1029
LanguageItalian
OriginItaly

Giovanni, Fiore e Pìrolo sono tre fratelli. Il loro povero padre muore e lascia loro alcuni soldi, ma non hanno un lavoro. Fiore va al servizio dell'arciprete e fanno una scommessa: il primo che si arrabbia perde i soldi. Il giorno dopo l'arciprete manda Fiore a lavorare un campo promettendo di mandargli la serva a portargli da mangiare. La serva non si fa vedere per tutto il giorno e arriva solo la sera, con una pentola di cibo e un fiasco che non si aprono. Fiore si arrabbia, perde i soldi e torna a casa. Giovanni va dall'arciprete e fa la stessa scommessa per recuperare i soldi del fratello, ma anche lui si arrabbia e perde. Per ultimo va Pìrolo, che prima di essere mandato al campo fa scorta di cibo nella dispensa dell'arciprete. Durante il giorno Pirolo mangia quello e si fa anche ospitare da alcuni contadini. La sera arriva la vecchia e Pìrolo rompe la pentola e il fiasco con la zappa per mangiare e bere, mostrandosi più allegro che mai.

Il giorno dopo Pìrolo deve vendere al mercato i cento maiali del'arciprete. Ne vende novantanove dopo aver tagliato loro le code e si tiene una scrofa. Le code le pianta tutte nel terreno e mette la scrofa sotto terra con solo la coda che esce fuori. Pìrolo chiama disperato l'arciprete dicendo che prima di poterli vendere i maiali sono sprofondati nel terreno all'improvviso. Lui e l'arciprete iniziano a tirare code e ovviamente non c'è nessun maiale attaccato sotto, tranne la scrofa che Pìrolo tira fuori viva e arrabbiatissima. L'arciprete è sul punto di arrabbiarsi ma si trattiene.Il giorno dopo Pìrolo deve andare al mercato a vendere cento pecore. Ne vende novantanove e ne tiene una zoppa per legarla al ramo di un albero, poi chiama a gran voce l'arciprete dicendo che le pecore sono saltate nel cielo e solo quella zoppa non è riuscita a saltare con le altre e si è impigliata all'albero. Anche stavolta l'arciprete trattiene la rabbia.

Il giorno successivo Pìrolo deve accompagnare l'arciprete a dire messa in un'altra parrocchia ma non lontano da casa inizia a piovere. L'arciprete manda Pìrolo a prendergli le scarpe per la pioggia e il ragazzo rientrato dice alle serve che l'arciprete gli ha ordinato di baciarle. Loro non ci credono ma lui si affaccia e chiede "Una o tutte e due?" e l'arciprete risponde tutte e due, credendo che Pìrolo stia chiedendo delle scarpe. Pìrolo le bacia e quella sera le serve credono sono arrabbiate con l'arciprete. Quando l'arciprete capisce l'inganno di Pìrolo decide di mandarlo via. Per usanza non può mandarlo via finché non canta il cuculo, quindi una delle serve spenna un pollo, si mimetizza da uccello e fa il verso del cuculo. Pìrolo prende un fucile e spara alla serva. L'arciprete perde si arrabbia tantissimo, e così perde la scommessa. Pìrolo torna a casa con i soldi dei fratelli, quelli dell'arciprete, i suoi e quelli che aveva guadagnato vendendo gli animali. Apre bottega, prende moglie e vive tranquillo.


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