Folk Tale

L’uccello incantato

Translated From

Su pilloni incantau

AuthorFrancesco Mango
LanguageSardinian
LanguageItalian
OriginItaly

Una volta c’era una donna, e teneva tre figlie che filavano tutte e tre; la più piccola ha portato il filo a lavare al fiume; è venuto un uccello nero, e se lo pigliò. Essa che fa? si mette a seguire l’uccello, entra in un palazzo, ed entra essa pure. Questo uccello che prese il filo, era un re incantato, ed essa rimase lì; le aveva dato le chiavi, tra le quali le diede una di una camera, e le disse: – «Guai se tu apri questa camera». – «No, no», rispose essa, «non temere che non l’apro». Un giorno ci va la madre di essa, e le disse: – «Perché non sei tornata a casa?» – «Madre mia», le disse la figlia, «mi ha pigliato il filo questo uccello, ed io l’ho seguìto, sono entrata in questo palazzo, ci sto bene e non me ne vado». Essa ha fatto vedere la casa alla madre, quando sono arrivate alla camera, le disse la madre: «Perché non l’apri?» – «No», le disse la figlia, «non la posso aprire, perché mi ha detto quell’uccello che se aprissi, sarebbe male per me». – «E aprila, faccia di tonda, ci terrà qualche donna nascosta». Tanto la tentò la madre che aprì, e vede l’uccello nero sbattendosi, che ha detto: – «Che hai fatto! mi fai tornare a incominciare l’incantesimo, se non te ne vai subito, ti cade il palazzo sopra». L’uccello le ha dato l’anello, e un gomitolo di filo che aveva preso da essa stessa, e se ne va, ma le disse: – «Tu cammina finché finisce il filo; dove finisce, picchia la porta, vedi che ci sarà la sentinella. Le dici che ti riceva magari nella stanza delle galline»; e così fa. Dove ha finito il filo, ha picchiato alla porta, ed ha domandato se facevano la carità di riceverla, magari dove le galline; e la fanno entrare. Quando passò l’incantesimo al figlio del re, dopo un anno tornò al palazzo. E la regina ha dato un pranzo, e in cucina avevano messo quella ragazza che avevano alloggiato; questa aveva fatto una torta, e ci aveva messo l’anello. Quando la tagliarono, incontrarono l’anello, hanno chiamato quella ragazza, e le hanno domandato se aveva perduto qualche cosa. «Sì», ha detto essa, «l’anello» – «E chi te l’ha dato?» – «Me l’ha dato il figlio del re». Esso ha detto: – «Sì, è vero, questa è la mia sposa»; allora avevano sposato, ed erano rimasti in palazzo.


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