Folk Tale

I tre garzoni

Translated From

Die drei Handwerksburschen

AuthorJacob & Wilhelm Grimm
Book TitleKinder- und Hausmärchen
Publication Date1812
LanguageGerman

Other Translations / Adaptations

Text titleLanguageAuthorPublication Date
De drie handwerksgezellenDutchM.M. de Vries-Vogel1940
Ba chú phó nhỏVietnamese__
Los tres operariosSpanish__
The three apprenticesEnglish__
ATU360
LanguageItalian
OriginGermany

I tre garzoni

C'erano una volta tre garzoni che avevano deciso di viaggiare insieme e di lavorare sempre nella stessa città.Ma, dopo un po'di tempo, il lavoro cessò, sicché‚ essi si ridussero in miseria e non avevano di che vivere.Allora uno disse:-Cosa dobbiamo fare?Non possiamo più rimanere insieme;la prossima sarà l'ultima città nella quale ci recheremo:se anche lì non avremo lavoro ci accorderemo con l'albergatore e ognuno di noi gli scriverà dov'è andato, sicché‚ si possa avere notizie l'uno dell'altro;poi ci separeremo-.A tutti questa parve la miglior soluzione.Mentre stavano parlando, venne loro incontro un uomo sontuosamente vestito e domandò chi fossero.-Siamo garzoni e cerchiamo lavoro;per ora siamo rimasti insieme, ma se lavoro non ne troviamo più, ci separeremo.- -Non temete- disse l'uomo -se farete quello che vi dico, non vi mancherà n‚ denaro n‚ lavoro;diventerete gran signori e andrete in carrozza.- Uno disse:-Lo faremo se ciò non comprometterà l'anima nostra e la salvezza eterna-.-No- rispose l'uomo -con voi io non c'entro.- Ma l'altro gli aveva guardato i piedi e, scorgendo un piede di cavallo e un piede umano, non voleva avere a che fare con lui.Il diavolo però disse:-State tranquilli, non si tratta di voi, ma dell'anima di un altro, che è già mia per metà;ora bisogna solo completare l'opera-.Essi si tranquillizzarono e acconsentirono, e il diavolo disse loro quel che voleva:il primo doveva rispondere a ogni domanda:-Tutti e tre insieme-;il secondo:-Per denaro-;il terzo:-Ed era giusto-.Dovevano sempre parlare uno dopo l'altro, ma senza dire una parola di più;se non avessero ubbidito.tutto il denaro sarebbe subito sparito;se ubbidivano, invece, avrebbero avuto le tasche sempre piene.Per cominciare, diede subito loro tanto denaro quanto potevano portarne, e ordinò che andassero in città, in una locanda così e così.Entrarono e l'oste andò loro incontro e chiese:-Volete mangiare qualcosa?-.Il primo rispose:-Tutti e tre insieme-.-Sì- disse l'oste -lo credo bene.- Il secondo:-Per denaro- -Si capisce!- disse l'oste.Il terzo:-Ed era giusto-.-Certo che era giusto!- disse l'oste.Mangiarono e bevvero molto bene e furono serviti con cura.Dopo pranzo venne il momento di pagare, e l'oste porse il conto al primo, che disse:-Tutti e tre insieme-.E il secondo:-Per denaro-.E il terzo:-Ed era giusto-.-Certo che è giusto- disse l'oste.-Tutti e tre dovete pagare, gratis non posso dare nulla.- Ma essi gli diedero più di quello che aveva chiesto.Gli altri clienti guardavano e dicevano:-Devono essere pazzi-.-Sì, lo sono- disse l'oste -non hanno tutti i venerdì.- I tre garzoni rimasero nella locanda per qualche tempo e non dicevano altro che -Tutti e tre insieme-, -per denaro-, -ed era giusto-.Ma vedevano e sapevano tutto quello che succedeva là dentro.Un giorno giunse un ricco mercante, carico di denaro, e disse:-Signor oste, prenda in consegna il mio denaro:quei tre matti potrebbero rubarmelo-.L'oste ubbidì;e mentre portava la valigia in camera sua, sentì che era piena d'oro.Poi diede ai tre garzoni giaciglio a pianterreno, mentre il mercante andò di sopra in una camera separata.Quando fu mezzanotte, e l'oste pensava che tutti dormissero, entrò con sua moglie;avevano un'ascia e ammazzarono il ricco mercante;e dopo aver compiuto l'assassinio, tornarono a coricarsi.Quando si fece giorno, ci fu un gran baccano:il mercante giaceva morto nel letto, in una pozza di sangue.I clienti accorsero tutti insieme, ma l'oste disse:-Sono stati i tre garzoni pazzi-.I clienti confermarono e dissero:-Non può esser stato nessun altro-.L'oste li fece chiamare e chiese loro:-Avete ucciso voi il mercante?-.-Tutti e tre insieme- disse il primo;e il secondo:-Per denaro-.E il terzo:-Ed era giusto-.-Sentite?- esclamò l'oste -lo confessano loro stessi.- Così furono condotti in prigione per essere giudicati.Vedendo che le cose si mettevano male, si spaventarono;ma durante la notte venne il diavolo e disse:-Resistete ancora un giorno e non lasciatevi sfuggire la fortuna;non vi torceranno un capello-.Il mattino seguente comparvero a giudizio, e il giudice disse:-Siete voi gli assassini?-.-Tutti e tre insieme.- -Perché‚ avete ucciso il mercante?- -Per denaro.- -Sciagurati!- disse il giudice -non avete avuto paura del peccato?- -Ed era giusto.- -Hanno confessato e si intestardiscono ancora!- disse il giudice.-Conduceteli subito al patibolo.- Così furono condotti fuori e l'oste dovette fare cerchio con l'altra gente.Quando gli aiutanti del boia li presero e li condussero sul palco dove si trovava il carnefice con la spada sguainata, arrivò all'improvviso una carrozza trainata da quattro cavalli rosso sangue:correva così velocemente che i sassi sprizzavano fuoco, mentre dal finestrino qualcuno agitava un panno bianco.Il carnefice disse:-Arriva la grazia-.E dalla carrozza gridarono:-Grazia!grazia!-.Ne scese il diavolo con l'aspetto di un gran signore, vestito sontuosamente e disse:-Voi tre siete innocenti, adesso potete parlare:dite quello che avete visto e sentito-.Allora il più vecchio disse:-Noi non abbiamo ucciso il mercante;l'assassino è là tra la gente-.E indicò l'oste.-Se volete una prova, andate nella sua cantina:là sono appesi molti altri, assassinati da lui.- Allora il giudice mandò gli aiutanti del boia, e le cose stavano proprio come aveva detto il garzone.Quando lo riferirono al giudice, questi ordinò che l'oste fosse condotto sul palco e gli fosse mozzata la testa.Allora il diavolo disse ai tre:"Io ho l'anima che volevo, voi invece siete liberi e avete denaro per tutta la vita."


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