Folk Tale

Il diavolo e sua nonna

Translated From

Der Teufel und seine Grossmutter

AuthorJacob & Wilhelm Grimm
Book TitleKinder- und Hausmärchen
Publication Date1812
LanguageGerman

Other Translations / Adaptations

Text titleLanguageAuthorPublication Date
De duivel en zijn grootmoederDutchM.M. de Vries-Vogel1940
Con quỷ và bà nội nóVietnamese__
Djævelen og hans bedstemorDanish__
El diablo y su abuelaSpanish__
The devil and his grandmotherEnglishMargaret Hunt_
Diabeł i jego babciaPolish__
Le diable et sa grand-mèreFrench__
LanguageItalian
OriginGermany

Il diavolo e sua nonna

Una volta vi fu una grande guerra e il re diede ai soldati una paga così misera, che non bastava loro per vivere.Allora tre soldati si misero insieme e pensarono di scappare.Uno disse:-Se ci prendono, però, c'impiccano:come faremo?-.L'altro rispose:-Là c'è un grosso campo di grano;se vi entriamo e ci nascondiamo, non ci trova nessuno:l'esercito non può entrare là in mezzo-.Così si acquattarono nel grano, e vi rimasero due giorni e due notti, e avevano tanta fame che credevano di morire, poiché‚ uscire non potevano.Allora dissero:-A cosa ci serve essere scappati, se qui ci tocca morire miseramente!-.In quella giunse a volo nell'aria un drago di fuoco, li vide distesi laggiù e chiese:-Che cosa fate lì in mezzo al grano?-.Essi risposero:-Siamo tre soldati e abbiamo disertato perché‚ non potevamo più vivere con la nostra paga nell'esercito;adesso però siamo costretti a morire qui di fame, perché‚ l'esercito è accampato qui attorno e non possiamo fuggire-.-Se volete servirmi per sette anni- disse il drago -vi condurrò attraverso le schiere, senza che nessuno possa acchiapparvi.- -Non abbiamo scelta, accettiamo!- risposero quelli.Allora il drago li afferrò con gli artigli, li prese sotto le sue ali e li portò a volo per l'aria al di sopra dell'esercito, e li rimise a terra al sicuro.Ma il drago non era altri che il diavolo;diede loro un piccolo frustino, con il quale, schioccandolo, avrebbero avuto denaro a volontà.-Con questo- disse -potrete vivere da gran signori e andare in carrozza;ma, in capo a sette anni, sarete miei- e presentò loro un libro sul quale tutti e tre dovettero firmare.-Tuttavia, vi proporrò prima un indovinello- diss'egli.-Se lo saprete indovinare, sarete liberi e io non avrò più alcun potere su di voi.- Il drago volò via, ed essi proseguirono con il loro frustino;avevano denaro in abbondanza, si vestivano da gran signori e giravano il mondo.Dovunque si trovassero, vivevano spassandosela, viaggiavano con cavalli e carrozza, mangiavano, bevevano, e i sette anni trascorsero in fretta.Quando il tempo volse al termine, a due di loro venne una gran paura ed erano tutti tristi, mentre il terzo la prese alla leggera e disse:-Fratelli, non temete, forse potremo risolvere l'indovinello-.Mentre se ne stavano là seduti, arrivò una vecchia che domandò perché‚ fossero tanto afflitti -Ah, cosa ve ne importa!Tanto non potete aiutarci!- -Chi lo sa- rispose ella -raccontatemi le vostre pene.- Allora essi le raccontarono che avevano servito il diavolo per quasi sette anni, ed egli aveva procurato loro oro a palate.Ma avevano dovuto vendergli l'anima, e sarebbero caduti in suo potere se, al temine dei setti anni, non avessero saputo sciogliere un indovinello.La vecchia disse:-Se volete che vi aiuti, bisogna che uno di voi vada nel bosco, e arrivi davanti a un dirupo che sembra una casetta-.I due afflitti pensarono:"Tanto non servirà a nulla!"e rimasero fuori dal bosco.Il terzo invece, quello allegro, si mise in cammino e trovò tutto quanto come aveva detto la vecchia.Nella casetta c'era una vecchia decrepita, che era la nonna del diavolo, e gli domandò di dove venisse e che cosa volesse.Egli le raccontò ogni cosa e siccome era proprio un brav'uomo, ella ne ebbe pietà.Sollevò una grossa pietra e disse:-Nasconditi qua sotto e sta'zitto.Quando viene il drago gli chiederò l'indovinello-.A mezzanotte giunse a volo il drago e volle cenare.La nonna gli preparò la tavola, portò da bere e da mangiare, ed egli era tutto contento, e mangiarono e bevvero insieme.Chiacchierando, ella gli domandò com'era andata quel giorno, e quante anime aveva acchiappato.-Ci sono tre soldati, che sono miei di sicuro- egli rispose.-Sì, tre soldati!- diss'ella -quelli, non so cos'abbiano in corpo, possono ancora sfuggirti.- Il diavolo disse, beffardo:-Sono certamente miei:proporrò loro un indovinello che non sapranno mai risolvere!-.-Che indovinello?- chiese la vecchia.-Te lo dirò:nel gran mare del Nord c'è un gattomammone morto, sarà il loro arrosto;la costola di una balena sarà il loro cucchiaio d'argento;e un vecchio zoccolo di cavallo sarà il loro bicchiere da vino.- Poi il diavolo se ne andò a dormire e la vecchia nonna sollevò la pietra e fece uscire il soldato.-Hai fatto bene attenzione?- -Sì- diss'egli -ora saprò trarmi d'impaccio.- Poi dovette andarsene di soppiatto, uscendo dalla finestra perché‚ il diavolo non lo vedesse, e raggiunse così in tutta fretta i suoi compagni.Quando arrivò da loro, raccontò ciò che aveva udito, e disse che ora potevano indovinare ciò che nessuno avrebbe mai saputo.Ne furono tutti felici e contenti e si misero a schioccare la frusta per procurarsi un bel po'di denaro.Quando furono trascorsi i sette anni, arrivò il diavolo con il libro, mostrò loro le firme e disse:-Voglio portarvi all'inferno con me:là farete un pranzo e se saprete indovinare che arrosto vi daranno da mangiare, sarete liberi e potrete tenervi anche il frustino-.Allora il primo soldato disse:-Nel gran mare del Nord c'è un gattomammone morto:l'arrosto sarà quello-.Il diavolo s'irritò, fece:-Ehm!ehm!- e domandò al secondo:-Quale sarà il vostro cucchiaio?-.-Il nostro cucchiaio d'argento sarà la costola di una balena- rispose quello.Il diavolo fece una brutta faccia, brontolò di nuovo tre volte:-Ehm!ehm!ehm!- e disse al terzo:-Quale sarà il vostro bicchiere da vino?-.-Il nostro bicchiere da vino sarà un vecchio zoccolo di cavallo.- Allora il diavolo volò via, li lasciò in pace e non ebbe più alcun potere su di loro;ma i tre soldati tennero il frustino, ne trassero denaro a volontà e vissero allegramente fino alla morte.


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