trans-5316

Le tre sorelle

LanguageItalian
OriginItaly

Una volta c’erano tre sorelle povere, le quali tenevano un cortile che sporgeva dov’era il re. Queste ragazze parlavano sempre in questo cortile; le grandi desideravano sposare qualche servo del re, e la piccola invece voleva il principino. Le sorelle se ne ridevano, la burlavano; perfino quando il principino l’aveva chiesta per sposa, n’erano gelose, e dicevano alla sorella: – «Quando mai il principino ti sposasse, lo farebbe per burlarti, e poi se ne riderà». Ecco che si sposano, e se ne vanno ad abitare in corte. Si trovava gravida, e sempre diceva al marito che avrebbe fatto due belli bambini. Viene il tempo della guerra; il re parte e raccomanda la moglie alle cognate; esse promettono che avrebbero fatto sapere tutto quello che succedesse. Si mettono di accordo le sorelle a fare scrivere al re che la moglie era partorita, aveva fatto due cani, ed era sempre pazza. Il re risponde che la cacciassero dalla corte. Le sorelle la cacciano subito; essa piangendo domanda il motivo di tanto disprezzo, ma le sorelle non le dicono nulla, salvo ch’era ordine del re. «Dio ve l’ha da far pagare», dice essa, «date forza e pazienza a me». E va in giro finché càpita a un monte. La riceve un uomo vecchio vecchio, che con bel modo la invita a rimanere nella casa sua. Viene a partorire in questo monte, e fa due belli bambini, uno maschio e una femmina. Torna il re dalla guerra, e le cognate gli raccontano tutte le cattiverie della moglie. Sentendo tanto male della moglie, cade malato, e rimane tanto tempo nel letto; quando era guarito, pensano di portarlo in campagna per svagarlo, s’avvicina a un monte, e vede due bambini belli giocando, e diceva: – «Che belli che sono!, se fossero miei che contento che sarei!» Si accosta, vede il vecchio e gli domanda: – «Dite, buon uomo, mi sapreste dire di chi sono questi belli bambini?» – «Sono di una bella ragazza disgraziata che è stata espulsa da casa sua per colpa delle sorelle». – «La potrei vedere?» – «Sì, vado a dirglielo». La chiama, e la giovane si presenta subito, e si conoscono tutti e due. «Tu sei la sposa mia». – «E tu sei lo sposo mio». Subito s’abbracciano, e piangendo di allegria chiamano i bambini, e la mamma lor disse: – «Guardate al babbo vostro, abbracciatelo». I bambini corrono, e saltando abbracciano il padre. Quell’uomo vecchio scomparso era Gesù Cristo. Il re ha fatto sedere in carrozza la sposa e i bambini, e li porta in corte. Le sorelle le ha fatto tirare da cavalli fieri, e loro hanno vissuto contenti.


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